GIRO di SICILIA – Albo d’Oro

Del Giro di Sicilia si sono svolte diciotto edizioni: diciassette di velocità e una di regolarità, l’ultima quella del 1958. A questa “festa dello sport” hanno concorso marche più famose ( la Fiat, la Lancia, la OM, l’Alfa Romeo, la Mercedes, la Renault, la Ferrari, la Maserati, la Cisitalia), e partecipato tutti i più grandi piloti del passato: Nazzaro, Rosa, Magistri, Bonetto, Musso, Gandebien, Collins. La corsa siciliana ha dunque tutti i titoli per essere considerata come una delle pagine più gloriose ed entusiasmanti dello sport automobilistico italiano ed internazionale, e la sua attuale rievocazione merita altrettanta considerazione per il valore culturale che afferma.
Qui di seguito pubblichiamo l’Albo d’Oro di tutte le passate edizioni storiche:

1912. I Edizione (25-26 maggio )

  1. Cyrill Snipe–Pedrini su Scat, in 24h 37’ 19’’: 1050 km alla media di 42,648 Km/h
  2. Garetto–Gullielminetti su Lancia, in 25h 07’38’’
  3. Giordano–Ascone su Fiat, in 25h 41’ ‘4’’

Sono ventisei i concorrenti che, a Palermo, prendono il via da palazzo Villarosa. Sullo stesso traguardo ne ritornano soltanto quindici. L’inglese Cyrill Snipe, in coppia con il meccanico italiano Pedrini, al volante della vettura torinese Scat,assume sin da subito il comando della corsa e lo mantiene valorosamente fino alla fine. Corre senza avversari. Il suo vantaggio raggiunse una consistenza così rilevante che il pilota ha il tempo di fermarsi a Sciacca e riposarsi prima di riprendere la sua corsa vittoriosa. Quell’anno la gara è abbinata alla Targa Florio che non viene disputata.

1913. II Edizione (11-12 maggio )

  1. Felice Nazzaro su Nazzaro, in 19h 18’ 40’’: 1050km alla media di 54,360 km/h
  2. Marsaglia su Aquila, in 20h 43’ 49’’
  3. Gloria su De Vecchi, in 21h 44’ 03’’

La corsa questa volta si svolge in due tappe. La prima porta i concorrenti da Palermo ad Agrigento. Qui viene effettuata una breve sosta, quini si riparte per la capitale dell’isola. Felice Nazzaro, al volante di un’auto di sua costruzione, metodico e tattico, prevale su Gigi Marsiglia che gli contrappone una guida audace e spericolata.

Ma la sua Aquila, spremuta fino all’ultimo CV, non riesce a tenere il passo del suo avversario che arriva trionfalmente a Palermo abbassando il precedente record della corsa di ben tre ore.

Anche nel 1913 la gara è abbinata alla Targa Florio che non viene disputata.

1914. III Edizione (24-25maggio)

  1. Ernesto Ceirano su Scat, in 16h 51’ 31’’: 1050 km alla media di 62,280 km/h
  2. Gloria su De Vecchi, in 18h 41’ 53’’
  3. Lopez su Fiat, in 19h 45’26’’

Il Giro di Sicilia si svolge ancora in due tappe. Ernesto Ceraino (che si è schierato sul traguardo con la stessa Scat che aveva vinto il Circuito delle Madonie nel 1911) si impone con facilità su tutti gli avversari, stabilendo un nuovo primato che abbassa quello precedente di altre due ore. La sua è una volata solitaria tra due ali di folla assiepate lungo il percorso. L’anno dopo la gara non viene disputata. Stanno per iniziare gli anni tristi della prima guerra mondiale. Nel 1914 la gara è ancora abbinata alla Targa Florio che non viene disputata.

1928. IV Edizione (8-9 maggio)

  1. Costantino Magistri su Alfa Romeo 1500 6C in 16h 29’ 10’’: 1028 km alla media di 63,281 km/h
  2. Floreale su Bianchi 5/20, in 17h 57’ 48’’
  3. Mocciaro Santi su Auburn 5000, in 20 h 53’ 49’’

Dopo quattordici anni dall’ultima edizione, si corre per la quarta volta il Giro di Sicilia. Il suo ideatore, Vincenzo Florio, instancabile come sempre la rilancia sulla falsariga della Mille Miglia che l’anno prima si è disputata a Brescia con grande successo. Quell’anno eccezionalmente, il percorso comprende anche il Circuito delle Madonie.

1929. V Edizione (27-28 aprile)

  1. Rosa–Trombetta su O.M. 2000, in 14h 23’ 51’’: 975 km alla media di 67,680km/h
  2. Morandi–Foresti su O.M. 2000, in 14h 42’07’’
  3. Natali –Zampieri su Alfa Romeo 1500 6C, in 14h51’48’’

Imitando la Mille Miglia, il “via” al V Giro di Sicilia viene dato in notturna. Si parte dal parco della Favorita di Palermo dove è posto, al termine dei 975 km del percorso, anche lo striscione d’arrivo. La O.M. rinnova la sua personale sfida con l’Alfa Romeo e questa volta si prende una meritata rivincita. Sfruttando la conoscenza del percorso, Archimede Rosa e il siciliano Trombetta battono tutti, stabilendo anche il nuovo record della gara.

1930. VI Edizione (26-27 aprile)

  1. Rosa–Morandi su O.M. 2000, in 12h27’01’’: 975 km alla media di 78,318 Km/h
  2. Gasparini–Arcangeli su Alfa Romeo 1750 S, in 13h 01’49’’
  3. Magistri–Guidotti su Afa Romeo 1750 S, in 13h07’04’’

Si rinnova anche nel 1930 il duello tra l’Alfa Romeo e l’O.M. ma con un terzo incomodo, la Lancia Lambda del bresciano Strazza che per tutto il percorso non sembra accontentarsi di stare a guardare. Ma per quanto faccia non riesce a sopravanzare le Alfa Romeo 1750 S di Gasparini–Arcangeli e Magistri–Guidotti che lo precedono sul traguardo di Palermo. Su tutti s‘impone però, anche questa volta, l’O.M. di Rosa–Morandi che pareggiano così i ricorrenti trionfi dell’Alfa alla Mille Miglia.

1931. VII Edizione (2-3 maggio)

  1. Rosa–Morandi su O.M. 2000, 11h40’14’’: 975 km alla media di 82,833 km/h
  2. Gazzabini–Cantore su Alfa Romeo 1750 SS, in 12h12’10’’
  3. Magistri–Fieri su Alfa Romeo 1750 SS, in 12h14’09’’

Si chiude, con il 1931 la seconda fase di questa competizione che vede alla ribalta ancora l’O.M. (aveva primeggiato anche nel 1929). La coppia stabilisce contemporaneamente il nuovo primato della corsa, scendendo sotto 12 ore. Buona prestazione dell’irriducibile Strazza che porta per la prima volta in gara una Lancia Dilambda.

1948. VIII Edizione (3-4 aprile)

  1. Troutbezkoi–Biondetti su Ferrari 166 MM, in 12h10’00’’: 1080 km alla media di 88,866km/h
  2. Taruffi–Rabbia su Cisitalia 1100 S, in 12h26’14’’
  3. Magistri–Fleri su Alfa Romeo 1750 SS, in 12h14’09’’

Sono trascorsi ben sedici anni dall’ultima edizione e il panorama automobilistico sportivo è profondamente cambiato. Emergono nuovi piloti e soprattutto nuove Marche. Tra queste la Ferrari che fa sua questa nuova edizione “barchetta” 2000 affidata al principe Troutbezkoi e il grande stradista Clemente Biondetti. La gara torna a essere abbinata alla Targa Florio che non viene disputata.

1949. IX Edizione (19-20 marzo)

  1. Biondetti–Benedetti su Ferrari 166MM, in 13h15’09’’: 1080 km alla media di 81,490km/h
  2. Rol–Rechiero su Alfa Romeo 2500 SS, in 13h17’58’’
  3. Rocco–Prete su AMP 2000 Sport, in 13h33’12’’

Quel maggio del 1949 fu un mese meteorologicamente disastroso. In Sicilia non aveva mai piovuto così tanto, per cui, alla partenza, si puntava solo su vetture chiuse e in particolare sull’Alfa Romeo 2500 SS berlinetta di Franco Rol. Invece la corsa ha avuto uno sviluppo inaspettato. A imporre il suo ritmo è una vettura aperta: la “barchetta” Ferrari MM fende velocissima l’acqua che rende le strade quasi impraticabili e a nulla valgono gli attacchi degli avversari accecati dalla pioggia. La gara è abbinata alla Targa Florio che non viene disputata.

1950. X Edizione (1-2 aprile)

  1. Bornigia M.–Bornigia F. su Alfa Romeo MM, in 12h25’33’’: 1080 km alla media di 86,798km/h
  2. Bernabei–Pacini su Ferrari 166MM, in 12h38’01’’
  3. La Motta–Alterio, in 12h53’05’’

Nel 1950 l’Alfa Romeo, dopo aver generosamente tentato a vittoria per tanti anni riuscendo a ottenere solo una volta l’ambito trofeo (1928) bissa il successo, a 22 anni di distanza grazie a piloti romani, i fratelli Bonigia. Grazie alla loro disponibilità di guida e a una buona dose di coraggio, la loro Alfa berlinetta 2500 SS riesce a distaccare di qualche minuto la Ferrari 166MM e giunge prima assoluta sul traguardo di Palermo, stabilendo nel contempo il nuovo record della corsa. Anche nel 1950 la gara è abbinata alla Targa Florio che non viene disputata.

1951. XI Edizione (31-1 aprile)

  1. V.Marzotto–Fontana, su Ferrari 2560, in 19h45’02’’: 1080km/h alla media di 100,419km/h
  2. Taruffi–Salani su Ferrari 2560/212 E, in 10h46’13’’
  3. Sighinolfi–Bertazzoni su Stanguellini 1100, in 11h34’44’’

La partenza è in Piazza Politeama. L’arrivo è sul viale del Foro Italico. La Ferrari parte decisa a riprendersi il primato perduto l’anno prima e lo fa con una nuova vettura, il curioso modello 2560\212 Export del conte Vittorio Marzotto con cui riesce a superare, alla fine della gara, la straordinaria media dei 100km\h. La velocità di punta delle vetture è diventata ormai altissima. In un incidente nei pressi di Priolo, nel Siracusano, perdono la vita il barone Stefano la Motta e Franco Faraco.

1952. XII Edizione (9 aprile)

  1. Marzotto P.–Marini M. su Ferrari 2000, in 11h 23’26’’: 1080 km alla media di 94,892 km\h
  2. Bonetto–Volpini su Lancia Aurelia B20 GT, in 11h28’28’’
  3. Valenzano–Giletti su Lancia Aurelia B20 GT, in 11h 28’39’’

L’incontrastato dominio della Ferrari si conferma nella dodicesima edizione del Giro di Sicilia dove il piu’ giovane dei fratelli Marzotto, Paolo, con la piccola Ferrari 166 Inter 2000, emula il fratello e vince il Giro di Sicilia dando cinque minuti alle nuove Lancia Aurelia B20 2000 GT che lo contrastano per tutto il percorso

1953. XIII Edizione (12 aprile)

  1. Villoresi–Cassani su Ferrari 4100, in 11h 28’28’’: 1080 km alla media di 983.55km\h
  2. Valenzano–Ramella su Lancia 2500 GT, in 11h 13’19’’
  3. Carini–Artesani su Alfa Romeo 1900 turismo, in 11h27’25’’

La Mille Miglia insegna da Piazza Politeama si parte da una piattaforma sopraelevata di legno. Gigi Villoresi, con una poco manovrabile Ferrari 4100 cc riesce ugualmente a cogliere una vittoria che sorprende tutti. Al secondo posto di piazza la Lancia Aurelia 2500 GT di Valenzano–Ramella.

1954. XIV Edizione (4 aprile)

  1. Taruffi–Luoni su Lancia 3300 D24, in 10h 24’ 37’’: 1080 km alla media di 103, 743km\h
  2. Carini–Artesani su Alfa Romeo 1900 Turismo, in 11h 22’ 14’’
  3. Gerini–Donazzoli su Ferrari 3000, in 11h 25’ 54’’

La Lancia che era riuscita a ben figurare solo nelle categorie Turismo e Gran Turismo, ma mai a vincere l’assoluto, finalmente suo il trofeo grazie all’abilità di Piero Taruffi che porta al debutto nel Giro di Siclia del 1954, la Lancia Sport 3300\D24. Guidarono la vettura con grande maestria, il pilota romano compie un vero capolavoro assoluto, dando quasi un’ora di distacco al secondo arrivato, l’altrettanto spettacolare Carini su Alfa Romeo 1900, alla media di 103km\h.

1955. XV Edizione (4 aprile)

  1. Piero Taruffi su Ferrari 3700, in 10h11’19’’: 1080 km alla media di 105,743 km\h
  2. Umberto Maglioli su Ferrari 750 Mondial, in 10h19’34’’
  3. Luigi Musso su Maserati 3000, in 10h33’56’’

Dal 1952 viene ammesso un solo pilota sulla vettura. I concorrenti vedono così aggravarsi il già notevole impegno fisico a cui la gara li sottopone. Piero Tarruffi, ormai divenuto l’idolo delle folle, non si lascia impressionare e affronta il percorso con una forza incredibile che lo porta di nuovo in testa alla classifica assoluta, ben coadiuvato dalla sua Ferrari 3700 6C. Ottimo il risultato cronometrico, nuovo record della corsa, con 105 orari. Gli è secondo un sempre più promettente Maglioli.

1956. XVI Edizione (8 aprile)

  1. Peter Collins su Ferrari 3500, in 9h59’53’’: 1080 km alla media di 108,110km\h
  2. Piero Taruffi su Maserati 3000, in 10h00’46’’
  3. Gigi Villoresi su Osta 1500, in 10h 28’39’’

Durante tutta la gara si registra un fantastico duello tra Piero Taruffi, questa volta alla guida di una Maserati 3 litri e il britannico Peter Collins su Ferrari 3500\4C. La spunta l’inglese che per batterlo deve realizzare la media record, mai raggiunta di 108 km\h. Taruffi chiude infatti alle spalle dopo soli 53 secondi, infuriato per non essere riuscito a dare alla Maserati una vittoria.

1957. XVII Edizione (14 aprile)

  1. Oliver Gendebien su Ferrari 250 GT 3000, in 10h05’31’’: 1080 km alla media di 107,014 km\h
  2. Piero Tarruffi su Maserati 3000, in 10h 20’ 54’’
  3. Scarlatti G. su Maserati 3000, in 10h 45’ 55’’

Per la prima volta nella storia del Giro di Sicilia la vittoria premia un’auto Gran Turismo che, sorprendentemente, riesce a mettere dietro di sé tutte le auto Sport. L’impresa riesce a un pilota belga, Oliver Gendebien, che sfrutta alla perfezione le avverse condizioni atmosferiche con una guida perfetta. Taruffi ancora una volta è secondo su Maserati.

1958. XVIII Edizione (19-20 aprile )

  1. Angelini Rota su Dyna Panhard con penalità 6,8
  2. Castellini Guidi su Alfa Romeo 1900 Turismo con penalità 10,2
  3. Conigliano su Lancia Aurelia 2500 GT con penalità 15,4

La storia del Giro di Sicilia si è in effetti già conclusa l’anno prima, quando si disputa l’ultima prova di velocità. Nel 1958 si tenta di mantenere in vita la manifestazione configurandola come una prova di regolarità, abbinandola a brevi prove velocistiche in salita. La formula, però, non ha fortuna e la corsa non viene più ripetuta.

ALBO D’ORO DELLA RIEVOCAZIONE STORICA

1989    Brunetto – Alfa Romeo Spider
1990    Petrolà – Fiat 1100 TV Spider (sino al 1957)
1990    Brunetto – MG B (oltre il 1957)
1991    Naso – Fiat 1100 TV (sino al 1957)
1991    Forte – Mercedes 190 SL (oltre il 1957)
1992    Provenzale – Lancia Ardea (sino al 1957)
1992    Recupero-Giuffrè – Jaguar MKII
1993    Russo-Russo – Renault 4cv (sino al 1957)
1993    Recupero-Giuffrè – Jaguar MKII
1994    Chiodi-Chiodi – Lancia Aurelia B22 (sino al 1957)
1994    Forte-Forte – Lotus Elan (oltre il 1957)
1995    Rava-Bernardis – Alfa Romeo Giulietta Spider
1996    Mazzola-Ricotti – Porsche 356
1997    Lima-Ariosto – Alfa Romeo Giulietta SS 1998 Pellegrino-Accardo – Lancia Appia coupè
1999    Giansante-Spina – Ermini sport
2000    Canè-Galliani – BMW 328
2001    Aghem-Conti – Aston Martin DB
2002    Aghem-Conti – Lancia Fulvia Rally HF
2003    Auccello-Panepinto – Alfa Romeo Giulietta Sprint
2004    Auccello-Panepinto – Alfa Romeo Giulietta Sprint
2005    Auccello-Panepinto – Alfa Romeo Giulietta Sprint
2006    De Simone-Attinasi – Lancia Ardea
2007    De Simone-Attinasi – Lancia Ardea
2008    Clerici-Mauro – Porsche 356 SC
2009    Farina-Igaune – Alfa Romeo 1750 SS6C
2013     Moceri-Bonetti – Alfa Romeo GT 1300 Junior
2014     Meini – Cavalieri – Lancia Aprilia del 1938
2015     Moceri – Dicembre – Fiat 508 C del 1939

2016     Bottini – Di Giovanni – Lancia Aurelia B20 del 1958

 

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