Auto storiche

Ermini 1100 Sport

ERMINI 1100 SPORT

TELAIO:279904

MOTORE:305909 (Uff.106551)

CARROZZERIA : BERTONE

OMOLOGAZIONE ASI:5113

FIVA PASSPORT :040275

Quest’auto ha vissuto tre diversi momenti nella sua carriera agonistica.

Nasce nel 1946 da una specifica commissione da parte della “Scuderia Milan” di Milano alla Carrozzeria Bertone, per la realizzazione di una vettura sport, in alluminio, su telaio Fiat 1100B modificato; la casa realizza e consegna solo 2 degli originali 4 esemplari richiesti.

Per la motorizzazione ci si rivolge al Fiat 1100B che viene modificato e potenziato con interventi suggeriti dall’ing.Speluzzi del Politecnico di Milano.

Le due auto vengono affidate l’una al Presidente della Scuderia, sig.Ruggeri,il quale la distrugge alla sua seconda partecipazione, e l’altra a Tazio Nuvolari; l’esemplare in questione è proprio quest’ultimo.

Con “Nivola” partecipa alle seguenti manifestazioni:

23/6/1946- 2°Circuito di Campione d’Italia: ritiro per malore del pilota;

8/9/1946-   1°Circuito del Lido di Venezia: ritiro per guasto alla frizione;

22/9/1946- 1°Circuito di Asti; ritiro per guasto alla frizione (giro più veloce).

1947 –  Circuito di Sanremo

Ancora, con i pilota Franco Masters, gareggia al Circuito di Luino il 4 agosto dello stesso anno ove, confermando le sue doti velocistiche (v.Auto Italiana 1/8/1946), consegue il 2° posto nella categoria piloti esordienti,

In vista della stagione 1947 la Scuderia Milan dismette la vettura, per tornare a quelle di “formula”, e questa viene acquistata da “Pasquino” Ermini il quale ha appena costituito la soc. T.E.S.S. (Testa Emisferica Super Sport) r.l. .

Il simbolo della società (un rombo con sovrainciso il nome “T.E.S.S.”  con all’interno il giglio di Firenze sormontato da un’auto da corsa) è tuttora apposto sul musetto.

Il motore viene radicalmente trasformato: la testa ha ora due alberi a cammes e viene sormontata  da due nuovi  carburatori Weber  32 RDP (n.ri serie 36-38)

Con questa vettura Ermini esordisce lo stesso anno al Circuito di Piacenza,ove nella classe sino a 1100 cc. parte in prima fila ma non conlcude la gara,  quindi concorre anche nel Gran Premio d Roma,sul Circuito di Caracalla,nel quale la Ferrari con la 125S di Cortese consegue il suo primo successo per la Casa di Maranello. Vi è una foto ove le due vetture sono affiancate.

Nello stesso 1947 viene affidata al gentleman driver Siro Sbraci, di Firenze, che è pure socio di Ermini nell’avventura motoristica, che con questa partecipa al Circuito del Montenero (Livorno) ove ottiene un ottimo 2° posto.

L’auto a fine stagione viene formalmente venduta a Siro Sbraci,il quale per il precedente successo ha motivo di esserne entusiasta, e alla sua guida partecipa a numerose manifestazioni in Toscana (Circuito delle Cascine a Firenze, – Firenze-Fiesole 2° -Coppa Toscana) ed anche fuori regione (forse Circuito di Pescara 12°) .

Nel 1948 un guasto irreparabile rende necessaria la sostituzione del basamento del motore con l’utilizzazione di quello del Fiat 1100S,molto più prestazionale; la potenza raggiunge ora i circa 92cv attuali.

L’auto viene venduta al pilota pur’esso fiorentino Carlo Meoni,che  nel 1949 interviene a diverse gare tra cui la Firenze-Fiesole  ed il Giro di Toscana.

Nel 1951 viene infine acquistata dal pilota pesarese  Bruno Maroccini il quale con essa si iscrive immediatamente al Giro di Sicilia del 1952; qui,all’alba,dopo una notte passata “a manetta”, giunto alle porte di Palermo,quando ormai si accinge a trionfare nella propria classe, addirittura dinanzi alla Osca MT4 ufficiale di Piotti,un’uscita di strada mette fine al sogno.

Dal sinistro, fortunatamente,resta gravemente danneggiato solo il musetto sicchè il Maroccini, che è pure valente battilastra in una nota carrozzeria dell’epoca  (Ortolani di Pesaro- vedi A.Curami “Le sport”) , ne realizza uno nuovo simile in tutto e per tutto a quello della Ferrari 225S.

Il tempo necessario per  ripristinare l‘auto ed il Maroccini torna subito  alle gare partecipando alla Mille Miglia dello stesso anno (n.409) ove però un problema allo sterzo lo costringe al ritiro a Ravenna.

Nel prosieguo la partecipazione a gare è frequente,circuiti cittadini (Senigallia) e gare in salita la vedono primeggiare,in queste ultime soprattutto.

Alla fine della stagione ’52,sempre con alla guida il Maroccini, partecipa alle finali nazionali del Volante d’Argento a Catanzaro, classificandosi al 2° posto; la placca dell’evento, a ricordo del prestigioso risultato, fa bella mostra di sé sulla fiancata sinistra della vettura.

Con il 1954 l’auto termina la sua attività agonistica e da allora è rimasta pressocchè ferma, utilizzata saltuariamente per diletto; non ha subito alcun intervento di restauro ed è quindi “conservata” al 100%.

Con ogni probabilità è tra le poche,se non l’unica, “barchetta” in attività nelle medesime condizioni originarie di esercizio,le fioriture del suo alluminio costituiscono il suo orgoglio e ne sono motivo di vanto.

La sua storia “moderna” riferisce i seguenti risultati agonistici nella regolarità classica:

1°  TARGA FLORIO 1999

1°  GIRO DI SICILIA 1999

1°  COPPA DEL MONTENERO 2010

1°  COPPA CIDONIO “CIRCUITO DI COLLEMAGGIO” 2005

1°  TARGA PRESIDER 2012

1°  SVOLTE DI POPOLI CLASSICA 2012

2°  TARGA FLORIO 2000

2°  GIRO DI SICILIA 2000

2°  COPPA D’ORO DOLOMITI 2002

2°  COPPA D’ORO DOLOMITI  2003

4°  MILLE MIGLIA 1996

5°  MILLE MIGLIA 1998

8°  MILLE MIGLIA 1997

23° MILLE MIGLIA 2010

Mauro Giansante

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